Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, realizzato senza il preventivo rilascio del necessario titolo edilizio, costituisce una "variazione essenziale" rispetto al progetto originariamente approvato, comportando un aggravamento del carico urbanistico, e pertanto è sanzionabile con l'ordine di demolizione ai sensi dell'art. 7, comma 2, della legge n. 47/1985 (oggi art. 31 del D.P.R. n. 380/2001). Ciò vale sia per il caso in cui il mutamento di destinazione d'uso sia accompagnato dalla realizzazione di opere edilizie, sia per il caso in cui esso avvenga senza opere, in quanto in entrambi i casi si determina una modifica degli standards urbanistici previsti dal D.M. 2 aprile 1968, con conseguente necessità del preventivo rilascio di un nuovo titolo edilizio. L'obbligo motivazionale dell'amministrazione in sede di esercizio del potere sanzionatorio di natura demolitoria è assolto mediante la descrizione analitica delle opere abusive e l'indicazione della normativa violata, essendo prioritario e in re ipsa l'interesse pubblico al ripristino dell'assetto urbanistico-edilizio, a fronte del quale non può dirsi sussistente alcuna posizione di affidamento legittimo ed incolpevole meritevole di considerazione.