Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45039 del 19 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45039PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale può essere applicata senza il previo avviso orale del Questore nei confronti dei soggetti ritenuti appartenenti alle categorie di cui all'art. 1, nn. 1 e 2, della legge n. 1423 del 1956, in virtù del rinvio operato dall'art. 19 della legge n. 152 del 1975 alla legge n. 575 del 1965, art. 2. Il giudizio sulla sussistenza della attuale pericolosità sociale del proposto, ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione, è riservato al merito e non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato, non essendo ammesso il ricorso per cassazione per vizi di motivazione. Il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione, una volta divenuto definitivo, comporta la condanna del proposto al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in presenza dei relativi presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 34/2011 CORTE APPELLO di ROMA, del 08/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

lette le conclusioni del PG Dott. Gaeta Pietro, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto del 18.11.2011 la Corte di appello di Roma confermava l'applicazione della misura di prevenzione della sorvegl…

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