Cassazione penale Sez. II sentenza n. 56940 del 20 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56940PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, appropriazioni indebite e falsi si configura quando gli associati, per realizzare il programma criminoso del sodalizio, abbiano utilizzato una società commerciale tra loro costituita, imponendole un modulo operativo illecito, senza che sia necessaria l'apposita creazione ex novo di una organizzazione, essendo sufficiente l'uso di una struttura preesistente già adibita a finalità lecite ma adattata agli scopi illeciti perseguiti. Il dolo del delitto di associazione a delinquere è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente, desumibile anche dalla stessa realizzazione dell'attività delittuosa in termini conformi al piano associativo. Il requisito del pericolo per l'ordine pubblico, oggetto specifico della tutela penale della norma incriminatrice, sussiste per il solo fatto della permanenza di un vincolo associativo dotato dei connotati di organizzazione, di stabilità e di autonomia, a prescindere dalla natura e dalla gravità dei reati rientranti nel programma criminoso. Il delitto associativo ha oggettività giuridica e connotazioni strutturali del tutto autonome rispetto ai reati-fine, sicché non è possibile la riqualificazione della condotta in concorso continuato nei delitti di appropriazione indebita, truffa e falsità in scrittura privata. Nella determinazione della pena, il giudice può legittimamente escludere l'applicazione delle attenuanti generiche nella massima estensione in presenza di elementi quali l'elevata offensività delle condotte, la diffusione delle loro conseguenze dannose, l'assenza di comportamenti sintomatici di resipiscenza, il lungo protrarsi dell'operatività del sodalizio e la capacità dell'imputato di intessere una complessa rete di rapporti di complicità nelle attività illecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Mar - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa in data 25/11/2016 dalla Corte d'Appello di Torino Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza pubblica del 28/11/2017 la relazione fatta dal Consigliere De Santis Anna Maria;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Baldi Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITE…

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