Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39252 del 25 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39252PEN

Massima

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Il datore di lavoro, titolare della posizione di garanzia connessa all'obbligo di cui all'articolo 2087 c.c., è responsabile per le lesioni subite dal lavoratore nello svolgimento delle sue mansioni, qualora non abbia fornito allo stesso adeguati dispositivi di protezione individuale idonei a prevenire i rischi di sdrucciolamento e caduta in presenza di superfici sommerse o bagnate. La condotta imprudente o negligente del lavoratore non esclude la responsabilità del datore di lavoro, salvo che il comportamento del dipendente sia stato del tutto anomalo, esorbitante e imprevedibile rispetto alle mansioni affidategli, non rientrando in alcun modo nella sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia. Pertanto, il datore di lavoro è tenuto a prevedere ed evitare anche prassi di lavoro non corrette e foriere di pericoli, non potendo invocare l'abnormità della condotta del lavoratore qualora l'evento lesivo sia riconducibile a criticità del sistema di tutela approntato. La valutazione della prevedibilità e dell'evitabilità dell'evento dannoso deve essere effettuata in concreto, avendo riguardo alla sussistenza della violazione di una regola cautelare, generica o specifica, da parte del garante, nonché all'esistenza del nesso causale tra la sua condotta e l'evento verificatosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/06/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ESPOSITO ALDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
Il difensore presente chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di…

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