Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22709 del 30 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22709PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p. si realizza quando il soggetto, in ragione del suo stato di evidente ubriachezza, oppone una violenta reazione, con minacce, spintoni e calci, all'invito dei carabinieri di seguirli in caserma per gli accertamenti di cui all'art. 349 c.p.p., comma 4, senza che assuma rilievo la prospettazione di eventuali atti arbitrari e violenti da parte dei pubblici ufficiali successivamente al trasferimento in caserma, in quanto tali condotte, ove accertate, sarebbero comunque successive e distinte rispetto alla resistenza inizialmente posta in essere. Pertanto, la ricostruzione dei fatti operata sulla base dei verbali e della deposizione testimoniale acquisita, corroborata da riscontri oggettivi quali il certificato medico attestante lo stato di ebbrezza degli imputati, è immune da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà, non risultando acquisiti elementi idonei a inficiare la credibilità di tale versione. Inoltre, l'esimente di cui al d.lgs. n. 288/1944, art. 4 non trova applicazione, in quanto i fatti successivi occorsi in caserma non interferiscono con la condotta di resistenza precedentemente realizzata, la quale risulta comunque obiettivamente giustificata dal comportamento molesto tenuto dagli imputati in ragione del loro stato di ubriachezza. Infine, il diniego delle circostanze attenuanti generiche, motivato anche sulla base dei precedenti penali degli imputati, non presenta profili di illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 162/2010 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 30/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

OSSERVA

1. (OMISSIS) e (OMISSIS…

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