Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16308 del 18 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16308PEN

Massima

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Il diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione cautelare, previsto dall'art. 314 c.p.p., è condizionato all'accertamento che l'interessato non abbia dato causa, per dolo o colpa grave, alla detenzione, anche quando questa sia stata disposta in assenza delle condizioni di applicabilità previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p. Tale condizione ostativa opera a prescindere dall'esito del giudizio di merito, che può fondarsi su elementi di prova diversi ed ulteriori rispetto a quelli posti a base del provvedimento cautelare. L'ingiustizia formale della detenzione, ai sensi dell'art. 314 comma 2 c.p.p., deve risultare da una decisione irrevocabile del giudice cautelare o del giudice del merito, che accerti l'insussistenza originaria delle condizioni di applicabilità della misura, senza che possa discendere automaticamente dall'assoluzione dell'imputato. La declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 314 c.p.p. ad opera della Corte Costituzionale con la sentenza n. 219/2008 non ha eliminato la rilevanza della condotta gravemente colposa dell'interessato ai fini del riconoscimento dell'equa riparazione, la quale resta condizionata all'accertamento che l'ingiustizia della detenzione non sia stata determinata, neppure in parte, da un comportamento doloso o gravemente colposo dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriell - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/07/2021 della CORTE APPELLO di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DOVERE SALVATORE;
lette le conclusioni del PG Dr. L. Odello, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe la Corte di appello di Messina ha rigettato l'istanza di riparazione avanzata ai sensi degli articolo 314 c.p.p. e ss. da (OMISSIS), ritenendo che questi abbia concorso a dare ca…

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