Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7790 del 26 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7790PEN

Massima

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L'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. richiede che l'azione criminosa sia connotata da una forza intimidatrice che evochi le modalità tipiche dell'agire mafioso, ossia una particolare coartazione psicologica sulla vittima derivante dalla prospettata contiguità con l'organizzazione criminale, a prescindere da qualsiasi legame del suo autore con la consorteria mafiosa. Pertanto, il mero riferimento a un soggetto dotato di elevata carica intimidatoria o a modalità estorsive non necessariamente riconducibili all'agire mafioso non è sufficiente a integrare tale aggravante, la quale presuppone che la condotta sia idonea a creare nella vittima una condizione di assoggettamento, come riflesso del prospettato pericolo di trovarsi a fronteggiare le istanze prevaricatrici di un gruppo criminale organizzato, piuttosto che di un criminale comune. Inoltre, la valutazione del concreto e attuale pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non può fondarsi esclusivamente sulla ripetizione delle condotte delittuose contestate, ma richiede una motivazione specifica che individui precise circostanze di fatto idonee a dimostrare la concreta possibilità di reiterazione del reato, tenuto conto anche dell'assenza di nuovi episodi delittuosi dopo la commissione dei fatti per cui si procede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/07/2020 del Tribunale della liberta' di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS), e avv. (OMISSIS), entrambi del foro di Cosenza, che insistono nell'accoglimento de…

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