Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27324 del 19 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27324PEN

Massima

Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., può essere desunto dalla personalità dell'indagato, dalle modalità particolarmente allarmanti della condotta realizzata e dalla attualità dei dissapori familiari che ne costituiscono il movente, senza che sia necessaria la previsione di una "specifica occasione" per delinquere. La valutazione prognostica del giudice deve essere fondata su elementi concreti e attuali, desumibili anche dalle circostanze del fatto, senza che rilevi la mera gravità del titolo di reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BRANCACCIO MATILDE;
sentito il Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI SANTE che per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, datato 28.11.2018, il Tribunale del Riesame di Palermo, sull'istanza proposta nell'interesse di (OMISSIS) avverso l'ordinanza del GIP presso il …

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