Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43652 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43652PEN

Massima

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Il sequestro probatorio disposto dalla Polizia Giudiziaria e convalidato dal Pubblico Ministero, una volta restituiti i beni sequestrati, salvo il mantenimento di una copia a fini di prova, rende inammissibile il ricorso per riesame o per cassazione avverso il provvedimento di sequestro, in quanto viene meno l'interesse del ricorrente, non configurandosi neanche quando l'Autorità Giudiziaria dispone l'estrazione di copia degli atti o documenti sequestrati, in quanto tale provvedimento è autonomo rispetto al decreto di sequestro e non è soggetto ad alcuna forma di gravame, in applicazione del principio di tassatività delle impugnazioni. Pertanto, la pronuncia di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Rimini del 28/1/2016;
visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;
sentita la relazione del Consigliere Dott. AIELLI Lucia;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CARDIA Delia ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
Letto il ricorso di (OMISSIS) avverso l'ordinanza del 28/1/2016 del Tribunale del Riesame d…

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