Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8713 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8713PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave sussiste quando la condotta dell'agente, valutata nel suo contesto, sia idonea a ingenerare nel soggetto passivo un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone a lui vicine, anche attraverso riferimenti alla violenza e alla capacità di nuocere dell'autore. La valutazione della gravità della minaccia è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale deve tenere conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del fatto, senza che il ricorrente possa limitarsi a contrapporre una diversa valutazione riduttiva senza indicare specifiche carenze motivazionali. Il reato di ingiuria, invece, è stato abrogato dal d.lgs. n. 7 del 2016, sicché la relativa condanna deve essere annullata senza rinvio per mancanza di previsione normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/12/2015 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SERGIO GORJAN;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DI NARDO MARILIA;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato, con rideterminazione della pena; inammissibile il ricorso nel resto.
CONSIDERATO…

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