Il rinnovo della concessione demaniale marittima deve essere valutato dall'Amministrazione competente tenendo conto della conformità delle finalità perseguite con quelle sottese all'originaria concessione, fermo restando il potere di adottare i conseguenti provvedimenti sanzionatori ai sensi dell'art. 54 del Codice della Navigazione qualora siano state eseguite innovazioni non autorizzate. L'Amministrazione non può negare il rinnovo della concessione demaniale marittima per il solo fatto che il concessionario abbia eseguito opere di demolizione e ricostruzione senza la necessaria autorizzazione, dovendo invece valutare la sussistenza di superiori interessi pubblici che precludano il rinnovo. In caso di accertata difformità tra le finalità perseguite e quelle originariamente sottese alla concessione, l'Amministrazione può adottare i provvedimenti sanzionatori previsti, ordinando la rimessione in pristino dello stato dei luoghi. Il principio di proporzionalità, di buon andamento e l'art. 97 della Costituzione impongono all'Amministrazione di valutare con particolare attenzione l'istanza di rinnovo della concessione demaniale marittima, tenendo conto degli interessi giuridicamente protetti del concessionario, soprattutto quando questi abbia esercitato l'attività per un lungo periodo di tempo.