Il diniego del nulla osta all'ingresso per motivi di lavoro subordinato di un cittadino extracomunitario è legittimo qualora il datore di lavoro non abbia prodotto la documentazione necessaria a dimostrare la propria capacità economica di assumere il lavoratore, in ossequio al principio di leale collaborazione tra amministrazione e privato nel procedimento amministrativo. L'amministrazione, infatti, non è tenuta a sopperire alle carenze documentali del privato, essendo onere di quest'ultimo fornire la prova dei requisiti richiesti dalla legge per l'ottenimento del nulla osta, come l'iscrizione alla camera di commercio e la documentazione contabile comprovante la capacità economica. Il mancato riscontro da parte del privato alla richiesta di integrazione documentale formulata dall'amministrazione legittima il diniego del nulla osta, in quanto il principio di leale collaborazione impone al privato di cooperare attivamente con l'amministrazione al fine di consentirle di acquisire gli elementi necessari per la decisione.