Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 18962 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:18962SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di concessione di suolo pubblico presentata dal privato, in assenza di un provvedimento espresso di diniego, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'accertamento dell'illegittimità del silenzio stesso, una volta che l'amministrazione abbia adottato il provvedimento di diniego, essendo venuto meno l'interesse del privato a ottenere una pronuncia espressa sull'istanza originaria. In tali casi, il ricorso per silenzio inadempimento deve essere dichiarato improcedibile, con compensazione delle spese di lite, in considerazione dell'evoluzione procedimentale della fattispecie. La pubblica amministrazione è tenuta a concludere il procedimento avviato su istanza di parte con un provvedimento espresso, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché del diritto del privato a ottenere una decisione in tempi ragionevoli. Il silenzio serbato oltre i termini di legge configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il privato a proporre ricorso giurisdizionale per l'accertamento dell'illegittimità del comportamento omissivo. Tuttavia, qualora l'amministrazione adotti il provvedimento di diniego nelle more del giudizio, l'interesse del ricorrente a ottenere una pronuncia espressa sull'istanza originaria viene meno, rendendo il ricorso improcedibile. La compensazione delle spese di lite può essere disposta dal giudice amministrativo in considerazione dell'evoluzione procedimentale della fattispecie, laddove l'amministrazione abbia adottato il provvedimento di diniego successivamente all'instaurazione del giudizio, venendo meno l'interesse del ricorrente a ottenere una pronuncia espressa sull'originaria istanza. In tali casi, la compensazione delle spese risulta equa e coerente con il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa e giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/12/2023

N. 18962/2023 REG.PROV.COLL.

N. 10834/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10834 del 2023, proposto da Trattoria Tritone di Camponeschi Antonio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Emmolo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

PER L'ACCERTARE E DICHIARARE L'ILLEGITTIMITA':

1. del silenzio ina…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.