Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4215 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:4215SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia, pur non richiedendo la prova di fatti di reato o dell'effettiva infiltrazione mafiosa nell'impresa, può essere legittimamente adottato dalla Prefettura sulla base di un quadro indiziario complessivo che evidenzi il tentativo di infiltrazione da parte di organizzazioni criminali, anche in assenza di condanne penali definitive. A tal fine, rilevano elementi quali precedenti penali del titolare, frequentazioni con soggetti gravati da precedenti per reati di stampo mafioso, nonché il contesto socio-economico di riferimento dell'impresa, idonei a far emergere la concreta possibilità di condizionamento delle scelte e degli indirizzi dell'impresa da parte della criminalità organizzata. La valutazione di tali elementi, pur rientrando in un ampio margine di discrezionalità dell'autorità prefettizia, è sindacabile in sede giurisdizionale solo in caso di manifesta illogicità, irragionevolezza o travisamento dei fatti. Pertanto, l'adozione del provvedimento interdittivo antimafia e la conseguente cancellazione dell'impresa dall'elenco dei custodi di veicoli sottoposti a sequestro o fermo amministrativo, pur non richiedendo la previa comunicazione di avvio del procedimento, risultano legittimi laddove siano supportati da un complessivo quadro indiziario che evidenzi il tentativo di infiltrazione mafiosa, senza che sia necessaria la prova di fatti di reato o dell'effettiva infiltrazione nell'impresa.

Sentenza completa

N. 04980/2012
REG.RIC.

N. 04215/2013 REG.PROV.COLL.

N. 04980/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4980 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
ditta individuale ((omissis)), in persona del titolare e legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, alla via ((omissis)), 39;

contro

Ministero dell'Interno - U.T.G. - Prefettura di Caserta, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso la quale è domiciliato in Napoli, alla via Diaz, 11;

per l'annullamento

del decreto della Prefettura - U.T.G. di Caserta prot. n. 401/S/2012/A…

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