Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6838 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:6838SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento della Soprintendenza del parere favorevole alla sanatoria edilizia rilasciato dal Comune è legittimo in quanto il Comune non ha adeguatamente motivato il proprio giudizio di compatibilità paesaggistica dell'opera abusiva, omettendo di valutare la conformità dell'intervento alla disciplina del Piano Territoriale Paesistico vigente per l'area. La Soprintendenza, nell'esercizio del proprio potere di vigilanza e controllo, può annullare il parere comunale per vizi di legittimità, quali il difetto di istruttoria e di motivazione, senza con ciò sconfinare in valutazioni di merito riservate all'amministrazione locale. L'obbligo di motivazione del parere comunale in materia paesaggistica è particolarmente stringente, dovendo contenere una descrizione dettagliata dell'edificio, del contesto paesaggistico e del rapporto tra l'opera e il contesto, al fine di rendere comprensibile il giudizio di compatibilità espresso. Il mancato adempimento di tale onere motivazionale, anche laddove l'area non sia gravata da vincoli di inedificabilità assoluta, legittima l'annullamento del parere da parte della Soprintendenza, senza che ciò possa essere inteso come una indebita sovrapposizione delle valutazioni dell'autorità statale rispetto a quelle dell'amministrazione locale. Pertanto, il difetto di motivazione del parere comunale non può essere sanato mediante il riferimento a mere prescrizioni accessorie, in quanto queste rappresentano un posterius rispetto al contenuto essenziale del parere, che deve avere ad oggetto la valutazione della compatibilità paesaggistica dell'opera. Infine, la disparità di trattamento rispetto a proprietari di terreni limitrofi non può essere dedotta in modo generico, essendo necessario dimostrare l'assoluta identità delle situazioni, non essendo sufficiente il mero riferimento al rilascio di autorizzazioni in sanatoria non annullate dalla Soprintendenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2019

N. 06838/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00774/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 774 del 2005, proposto da
((omissis)) (erede ((omissis))), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)) 64;

contro

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui Uffici è domiciliato
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- del decreto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artisti…

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