La rinuncia alla concessione mineraria da parte del concessionario, in assenza del decreto di accettazione della rinuncia da parte dell'Amministrazione competente, non fa venir meno gli obblighi di custodia, conservazione e messa in sicurezza del sito minerario in capo al concessionario medesimo, il quale rimane soggetto al potere di ingiunzione e prescrizione dell'Amministrazione regionale ai sensi degli artt. 38 e 39 della Legge Mineraria, anche dopo la scadenza del termine di concessione, fino all'effettiva cessazione del rapporto concessorio. L'Amministrazione regionale, pertanto, può legittimamente intimare al concessionario l'esecuzione di interventi di messa in sicurezza e recupero ambientale del sito minerario, anche in assenza di un rinnovo o proroga della concessione, e può attivare nei confronti del concessionario inadempiente le relative misure sanzionatorie previste dalla normativa di settore, senza che ciò comporti uno sviamento di potere o un'indebita imputazione di oneri in capo al concessionario. La qualità di "custode" della miniera permane in capo al concessionario fino all'effettiva cessazione del rapporto concessorio, indipendentemente dalla scadenza del termine di concessione o dalla presentazione della dichiarazione di rinuncia, in assenza del decreto di accettazione della stessa da parte dell'Amministrazione competente.