Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13730 del 2 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13730PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale perde di attualità e interesse per il ricorrente quando, nelle more del giudizio di impugnazione, sia intervenuta la revoca della misura disposta dal giudice di merito, con conseguente rimessione in libertà dell'indagato. In tal caso, il ricorso per cassazione avverso il precedente provvedimento cautelare deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse, non essendo più possibile ottenere alcuna utilità pratica dalla decisione, neppure ai fini dell'azione di riparazione per ingiusta detenzione, in assenza di una specifica manifestazione di volontà in tal senso da parte del ricorrente. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equa a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. IG. EZ. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 17/08/2007 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Non e' comparso il difensore.

FATTO E DIRITTO

Avverso l'ordinanza 17/8/2007 del Tribunale del riesame di Caltanissetta, che confermava la mis…

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