Il vincolo di inedificabilità assoluta imposto dalla legge regionale n. 56/1980, art. 51, lett. f), non è stato abrogato dalla legge statale n. 431/1985, in quanto tale vincolo, finalizzato alla tutela del paesaggio, permane in vigore e trova applicazione anche nei procedimenti di condono edilizio. L'amministrazione competente, in sede di controllo del parere paesistico favorevole rilasciato dal Comune, può legittimamente annullare tale parere qualora accerti la sussistenza di un vincolo di inedificabilità assoluta sull'area interessata, senza che ciò comporti un obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento di annullamento all'interessato, laddove risulti che il suo apporto partecipativo non avrebbe potuto modificare l'esito negativo del procedimento, in ragione del quadro normativo di riferimento non incerto. Il provvedimento comunale di diniego del condono edilizio, conseguente all'annullamento del parere paesistico favorevole, è pertanto legittimo.