Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40859 del 27 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:40859PEN

Massima

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La condotta di partecipazione all'associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo specifico, in senso dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato prende parte al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La partecipazione del singolo alla consorteria, in difetto di prove direttamente rappresentative dell'intraneità del soggetto all'associazione, può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza, sempre che si tratti di indizi gravi e precisi, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi, l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici fatti concludenti rivelatori di un ruolo dinamico all'interno dell'aggregato criminale, tali da risultare idonei, senza alcun automatismo probatorio, a far emergere la sicura dimostrazione della permanenza costante del vincolo, in relazione allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. VERGA Giovan - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PELLEGRINO A - rel. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanue - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto, con due distinti atti, da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza n. 3266/2021 in data 01/10/2021 della Corte di appello di Milano, quinta sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
preso atto che il procedimento viene trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
letta la memoria difensiva con allegato …

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