Cassazione penale Sez. V sentenza n. 806 del 8 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:806PEN

Massima

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Il vincolo associativo finalizzato al traffico di stupefacenti può essere desunto dalla sistematicità delle condotte di cessione della droga, dalla ripartizione dei compiti tra gli indagati, dalla disponibilità di armi e dalla sorveglianza del territorio, nonché dai rapporti di parentela tra i componenti del gruppo, elementi che depongono contro l'ipotesi di iniziative individuali e autonome. La sussistenza delle esigenze cautelari, in presenza di gravi indizi per il reato associativo, può essere desunta anche dalla presunzione di legge, senza necessità di specifica motivazione, mentre l'adeguatezza della misura cautelare applicata può essere valutata in relazione ai precedenti penali dell'indagato per reati indicativi di inaffidabilità nel rispetto delle prescrizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza della Sezione del riesame del Tribunale di Lecce del 04/05/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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