Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20770 del 21 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20770PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta non solo dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di coindagati, ma anche da elementi oggettivi, quali il coinvolgimento dell'indagato in attività imprenditoriali e societarie riconducibili agli interessi economici della consorteria criminale, il suo ruolo di tramite per comunicare con il capo latitante dell'organizzazione, nonché il suo intervento per recuperare somme di denaro sottratte all'associazione e per individuare i soggetti destinati a subentrare nella gestione di società riferibili agli affiliati detenuti o latitanti, al fine di garantire la continuità degli interessi economici della cosca. Tali condotte, anche se non accompagnate da esplicite dichiarazioni di appartenenza all'associazione, possono integrare gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, in quanto rivelano un coinvolgimento qualificato e consapevole dell'indagato negli affari e negli interessi economici della consorteria criminale. Inoltre, il contributo dell'indagato a un'azione estorsiva, pur se non direttamente riconducibile a una sua precedente condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., può comunque essere valutato come elemento indiziario della sua partecipazione all'associazione mafiosa, qualora emerga che tale condotta sia stata realizzata per agevolare gli interessi economici della cosca. Infine, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 628, comma 3, n. 3 c.p., non è necessaria una precedente condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., essendo sufficiente l'accertamento della gravità indiziaria dell'appartenenza dell'agente ad un'associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesc - Presidente

Dott. LEO Guglielm - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1979/2013 del Tribunale di Palermo del 2 gennaio 2014;

- sentita la relazione svolta dal ((omissis));

- sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale SELVAGGI Eugenio che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito l'avv. (OMISSIS), che ha richiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) tramite il difens…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.