Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43548 del 21 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:43548PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p., non deve essere inteso come imminenza della commissione di un ulteriore illecito, ma come continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, da valutarsi sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato ovvero della presenza di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto dell'effettività del rischio di concretizzazione dei pericoli che la misura cautelare è chiamata a neutralizzare. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il periculum libertatis fondando la prognosi di recidivanza non solo sulla obiettiva gravità dei fatti, ma anche sulla reiterazione delle medesime condotte in un contesto temporale ravvicinato, individuando la concretezza e attualità del pericolo in puntuali richiami ai fatti, senza che sia necessaria l'imminenza della commissione di un nuovo reato. Ciò in quanto l'attualità del pericolo non può essere equiparata all'imminenza, essendo invece richiesta la sola elevata probabilità della reiterazione, desumibile dalla vicinanza temporale e dalla capacità sintomatica degli indizi di pericolosità. Inoltre, il giudice può ritenere inadeguata la misura cautelare degli arresti domiciliari, anche con l'imposizione di strumenti di controllo elettronico, qualora ritenga che il soggetto, in ragione del suo profilo criminale e della sua inserimento nel mercato illecito, possa comunque eludere il controllo e riprendere la sua attività delittuosa, anche all'interno del domicilio. In tali casi, il giudice può legittimamente disporre il mantenimento della custodia cautelare in carcere, in quanto l'applicazione di misure meno afflittive risulterebbe inidonea a neutralizzare concretamente il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 118/17 R.I.M.C.P. del 07/03/2017 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. In esecuzione di ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Bologna in data 18/01/2016, (OMISSIS) veniva sottoposto a misur…

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