La mancata emanazione del decreto ministeriale previsto dagli artt. 22, comma 10, e 24, comma 4, del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della Strada) e dagli artt. 60, comma 4, e 61, comma 2, del d.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada), per la determinazione degli standard di sicurezza e delle caratteristiche tecniche da rispettare nella realizzazione degli accessi alle strade, comporta l'illegittimità del provvedimento di diniego del rinnovo della licenza di accesso per un impianto di distribuzione carburanti, qualora tale diniego non sia adeguatamente supportato da un'istruttoria che accerti concretamente la pericolosità della situazione, tenendo conto della tipologia di utenza e dell'intensità del traffico veicolare sull'accesso stradale interessato, in assenza di parametri tecnici e oggettivi stabiliti per legge. Il giudizio di pericolosità dell'accesso, in mancanza di una disciplina regolamentare specifica, non può essere fondato sulla mera applicazione di circolari amministrative, le quali non possono surrogare la carenza di una normativa di rango primario o secondario che fissi i requisiti tecnici e le distanze minime da rispettare per gli accessi stradali.