Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2329 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:2329SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso in forma di massima giuridica: L'onere di provare la legittimità di un'opera edilizia realizzata in assenza di titolo abilitativo, in quanto edificata in epoca anteriore all'entrata in vigore della c.d. "legge ponte" del 1967 che estese l'obbligo della licenza edilizia anche alle costruzioni fuori dai centri abitati, grava sul proprietario o sul responsabile dell'abuso, in quanto unico soggetto nella disponibilità di documenti e di elementi di prova idonei a dimostrare con ragionevole certezza l'epoca di realizzazione del manufatto. In mancanza di tale prova, l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione dell'opera abusiva ai sensi degli artt. 27 e 31 del d.P.R. n. 380/2001, in quanto l'affermazione della preesistenza ante 1967 resta apodittica e indimostrata. Inoltre, il decreto di archiviazione di un procedimento penale per abuso edilizio, emesso per intervenuta prescrizione del reato sulla base della sola produzione di foto satellitari attestanti l'esistenza dell'opera in una data successiva, non è sufficiente a dimostrare la legittimità della costruzione, in quanto non fornisce alcuna indicazione circa la data di realizzazione del manufatto, elemento essenziale per escludere la configurabilità dell'abuso edilizio. Pertanto, in assenza di idonea prova della preesistenza dell'opera ad epoca anteriore all'entrata in vigore della "legge ponte", l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione dell'immobile abusivo, non essendo sufficiente la mera allegazione della preesistenza ante 1967 o l'archiviazione del procedimento penale per prescrizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2019

N. 02329/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00281/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 281 del 2015, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, alla Via Tino di Camaino, n. 6 e domicilio digitale p.e.c.: [email protected];

contro

COMUNE DI SOMMA VESUVIANA, in persona del legale rappresentante p.t., non costituito in giudizio;

per l’annullamento, previa emanazione di idonee misure cautelari

a) dell’ordinanza del Comune di Somma Vesuviana n. 132 del 10.10.2014 - notificata in data 23.10.2014 - a firma del Responsabile della P.O. n. 3, con la quale l’Ente comunale ha intimato alle r…

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