Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37706 del 5 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:37706PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, richiede, ai fini della configurabilità della fattispecie, la prova dell'affectio societatis, ossia della stabile messa a disposizione del sodalizio criminale e della condivisione del relativo programma delinquenziale da parte del singolo partecipante. Pertanto, la mera sussistenza di contatti con singoli membri dell'associazione, anche se di vertice, non è sufficiente a integrare tale elemento costitutivo, essendo necessario accertare un contributo qualificato e continuativo del soggetto all'attività del gruppo criminale. Inoltre, in tema di valutazione della gravità indiziaria, la mancanza di sequestro di sostanze stupefacenti, con conseguente impossibilità di determinarne la specie e la capacità psicoattiva, non consente di ipotizzare, al più, che fattispecie riconducibili all'art. 73, comma 4, del medesimo D.P.R. n. 309 del 1990, e non anche il più grave delitto associativo. Infine, il decorso di un significativo lasso di tempo dai fatti contestati, in assenza di contatti tra l'indagato e gli altri membri dell'associazione, non è di per sé sufficiente a escludere la sussistenza delle esigenze cautelari, attesa la presunzione legale di cui all'art. 275, comma 3, del codice di procedura penale, che trova applicazione anche per il delitto di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 24/03/2022 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti del procedimento, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Martino Rosati;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Gargiulo Raffaele, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni del difensore del ricorrente, avv. Antonio Larussa, che ha chiesto l'accoglimento del ri…

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