Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9768 del 28 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9768PEN

Massima

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Il grave quadro indiziario a carico dell'indagato, costituito dalle concordi dichiarazioni collaborative di soggetti appartenenti o vicini ai gruppi criminali contrapposti, consente di ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di una prova diretta e certa della sua responsabilità, atteso che, ai fini dell'emissione di una misura cautelare, è sufficiente una qualificata probabilità di colpevolezza fondata su elementi logici e rappresentativi, senza che sia necessaria la dimostrazione della responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio, come richiesto per la pronuncia di una sentenza di condanna. Pertanto, le dichiarazioni de relato di collaboratori di giustizia, se convergenti e dotate di riscontri, possono costituire gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di una fonte diretta, purché siano inserite in un quadro complessivo di elementi indizianti di sicuro rilievo, come nel caso di una contrapposizione tra gruppi criminali organizzati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3441/2016 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 07/07/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. CASELLA Giuseppina, la quale ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 7 luglio 2016 il Tribunale di Napoli, adito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., rigettava l'is…

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