Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1214 del 2018

ECLI:IT:TARTOS:2018:1214SENT

Massima

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Il diritto di superficie su beni di proprietà comunale non può essere riconosciuto in assenza di una chiara e inequivocabile manifestazione di volontà del Comune di dismettere la proprietà del suolo pubblico e di costituire in favore del concessionario un diritto reale di godimento. La mera concessione di un'area pubblica per la realizzazione di un fabbricato non implica di per sé la costituzione di un diritto di superficie, essendo necessario che il Comune abbia espressamente rinunciato all'accessione e accettato il trasferimento della proprietà superficiaria in capo al concessionario, nel rispetto della forma scritta richiesta dall'art. 1350 c.c. In mancanza di tale prova, il rapporto tra il Comune e il concessionario deve intendersi disciplinato esclusivamente dalla concessione, la quale attribuisce al concessionario solo un diritto personale di godimento sul bene, senza alcuna traslazione della proprietà superficiaria. Pertanto, l'alienazione di un'area pubblica a trattativa privata in favore del concessionario, ai sensi dell'art. 6 del regolamento comunale sulle alienazioni, è legittima solo ove sia dimostrata in modo certo la proprietà superficiaria dei manufatti realizzati dal concessionario sul suolo pubblico, non potendosi desumere tale situazione giuridica dalla mera esistenza di un pregresso rapporto concessorio. L'annullamento in autotutela di una delibera di alienazione a trattativa privata, motivato dall'assenza di tale prova, è pertanto legittimo, in quanto volto a garantire il corretto esercizio della potestà di disposizione del patrimonio comunale e la tutela dell'interesse pubblico alla corretta valutazione della convenienza economica dell'operazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/09/2018

N. 01214/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02592/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2592 del 2004, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), in proprio e quali legali rappresentanti della ((omissis)) s.n.c., rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio delle stesse in Firenze, via dei Servi 38;

contro

Comune di Portoferraio, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Firenze, via ((omissis)) 11;

per l'annullamento

della deliberazione del Consiglio Comunale del Comune di Portoferraio n. 62 del …

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