Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9124 del 27 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9124PEN

Massima

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Il giudice è tenuto a dichiarare la falsità di atti o documenti anche in caso di sentenza di patteggiamento, essendo questa equiparata alla condanna emessa a seguito di dibattimento, in applicazione dell'articolo 537 c.p.p. Pertanto, la mancata motivazione sulla dichiarazione di falsità non determina la nullità della sentenza di patteggiamento, in quanto il giudice ha l'obbligo di pronunciarsi in tal senso. Inoltre, le parti che hanno raggiunto un accordo sulla pena nel rito di cui all'articolo 444 c.p.p. non sono legittimate a proporre questioni relative alle eventuali nullità verificatesi nel corso del procedimento, inerenti all'attribuzione del fatto, al giudizio di comparazione delle circostanze e all'entità e modalità di applicazione della pena, essendo precluso il riesame di tali aspetti. L'inammissibilità del ricorso, inoltre, osta all'operatività della prescrizione eventualmente maturata, precludendo l'instaurazione di un valido rapporto processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERNARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. PI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/03/2005 TRIB. NAPOLI SEZ.DIST. di POZZUOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. DE BERARDINIS SILVANA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. MELONI Vittorio, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 21-3-2005 il Giudice Monocratico del Tribunale di Napoli - Se…

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