Il diniego di permesso di costruire in sanatoria è legittimo quando: 1. Il proprietario non dimostra l'effettiva disponibilità, al momento della realizzazione dell'abuso, di una superficie fondiaria sufficiente a giustificare la cubatura edificata, in base ai parametri urbanistici previsti. L'onere di provare il rispetto del requisito della doppia conformità (al momento della realizzazione e della presentazione della domanda) grava sul richiedente la sanatoria. 2. Il proprietario non riveste la qualifica di coltivatore diretto, sicché non può beneficiare del limite volumetrico maggiorato (800 mc) previsto per tale categoria dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore, applicandosi invece il limite di 500 mc per i soggetti non agricoltori. 3. Il fabbricato oggetto di abuso edilizio, pur se realizzato prima dell'entrata in vigore della legge regionale n. 15/2000, non risulta essere stato preventivamente sanato ai sensi della normativa vigente all'epoca, con la conseguenza che non è possibile il recupero del sottotetto a fini abitativi. 4. L'ordine di demolizione è legittimamente adottato dal Segretario comunale in via sostitutiva, in caso di astensione del responsabile dell'ufficio tecnico competente.