Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33776 del 12 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33776PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale può essere fondato su elementi sintomatici quali: la condanna, anche non definitiva, per reati in materia di stupefacenti, la frequentazione abituale di persone pregiudicate, nonché lo svolgimento di un'attività lavorativa non idonea ad escludere la pericolosità sociale. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione su tali provvedimenti è limitato alla verifica della congruità e logicità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito gli elementi di fatto posti a fondamento del giudizio di pericolosità, salvo che la motivazione non risulti del tutto carente o meramente apparente. Il giudice di merito gode pertanto di ampia discrezionalità nella valutazione degli indici di pericolosità sociale, purché la stessa sia sorretta da un'adeguata motivazione che dia conto del percorso logico seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo Presidente del 23/06/2 -

Dott. ZAMPETTI Umberto Consigliere SENTE -

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro rel. Consigliere N. 2 -

Dott. BONITO Francesco M.S. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. Consigliere N. 42407/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. EM. , N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 67/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 22/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

lette le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio, che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio per nuovo esame alla Corte d'Appello d…

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