Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40265 del 5 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:40265PEN

Massima

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Il riconoscimento di una sentenza penale straniera, pur dovendo rispettare i principi fondamentali dell'ordinamento italiano, non richiede necessariamente la citazione personale dell'imputato e la sua assistenza difensiva, qualora risulti che il processo si sia svolto nel rispetto del contraddittorio e che l'imputato abbia avuto conoscenza effettiva del procedimento, anche attraverso la notifica presso il suo luogo di residenza e l'espletamento di atti istruttori in contraddittorio. In tali casi, il giudice di rinvio, nel decidere sulla limitazione degli effetti del riconoscimento, è vincolato al principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione, senza poter riesaminare profili di legittimità già coperti dal giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DI PISA Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/11/2016 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RECCHIONE SANDRA;
lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott.ssa LOY F. che concludeva per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di cassazione annullava la sentenza della Corte di appello di Brescia che aveva riconosciuto la condanna inflitta dall'autorita' giudiziaria svizzera …

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