Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 16992 del 2010

ECLI:IT:TARNA:2010:16992SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successiva all'adozione di un provvedimento sanzionatorio, quale l'ordine di demolizione di opere abusive, determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione di tale provvedimento, in quanto l'amministrazione è tenuta a riesaminare la fattispecie e a sostituire il provvedimento sanzionatorio con il permesso di costruire in sanatoria o con un nuovo procedimento sanzionatorio. In tale ipotesi, l'interesse all'impugnazione si sposta verso il futuro provvedimento che eventualmente respinga la domanda di condono, disponendo nuovamente la demolizione dell'opera ritenuta abusiva. Pertanto, il ricorso avverso l'ordine di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di definire la domanda di condono e, ove all'esito dovuti, di adottare i conseguenti atti sanzionatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE SESTA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6169 del 1992, proposto da:
Ve.Fr., rappresentato e difeso dagli avv. Ca.Ru., Em.Ru. e Gi.Ru., con domicilio eletto in Napoli, c/o avv. L. ((omissis)).
contro
Comune di Anacapri, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- dell’ordinanza prot. n. 3172 del 9 aprile 1992, notificata il successivo giorno 11 dello stesso mese, recante l’ordine di demolizione di lavori abusivamente realizzati, quali nell’atto stesso descritti;
- delle pregresse ordinanze di sospensione dei lavori nn. 3057 e 3058 del 6 aprile 1992;
- di tutti gli atti preordinati, connessi e consequenziali;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa, in essi compresa l’istanza p…

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