Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19847 del 9 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19847PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di tentata estorsione si configura quando la condotta minacciosa, pur non essendo diretta a far valere un diritto tutelabile davanti all'autorità giudiziaria, mira a procurare all'agente un ingiusto profitto, coartando la volontà della persona offesa. Ciò si verifica anche quando la richiesta di denaro o di un bene sostituisce la pretesa di restituzione di un bene di cui l'agente si ritiene ingiustamente spogliato, in quanto la finalità di profitto ingiusto caratterizza la condotta come estorsiva, a prescindere dalla legittimità della pretesa sottostante. La valutazione della credibilità della persona offesa, pur essendo un giudizio di fatto rimesso al prudente apprezzamento del giudice di merito, deve essere sorretta da una motivazione logica e coerente che dia conto delle eventuali incongruenze o lacune mnemoniche della deposizione, senza che sia necessaria la confutazione analitica di ogni singola deduzione difensiva. Analogamente, la decisione di escludere la concessione delle circostanze attenuanti generiche può fondarsi sul richiamo ai precedenti penali dell'imputato, senza che sia necessaria una motivazione particolareggiata, essendo sufficiente il riferimento agli elementi ritenuti decisivi dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Salerno del 3.11.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il PM, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Salerno, con sentenza del 3.11.2017, ha…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.