Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1864 del 2019

ECLI:IT:TARSA:2019:1864SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie ritenute abusive è un atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, essendo sufficiente il mero richiamo dell'abusività dell'opera in rapporto alla normativa urbanistica e di tutela paesaggistica, senza che occorra alcuna ulteriore precisazione. Tuttavia, l'ordine di demolizione deve essere adeguatamente motivato e circoscritto agli abusi effettivamente accertati, individuando chiaramente i proprietari o gli esecutori delle opere abusive. Ove l'amministrazione non abbia correttamente identificato i responsabili o non abbia sufficientemente motivato la natura abusiva di talune opere, il provvedimento è illegittimo e deve essere annullato. Inoltre, qualora l'esecuzione della demolizione possa pregiudicare opere non abusive, l'amministrazione deve valutare la possibilità di irrogare una sanzione pecuniaria in luogo della sanzione demolitoria. Infine, le opere di modeste dimensioni, il cui impatto sul tessuto urbanistico ed edilizio è trascurabile, possono essere qualificate come pertinenze del fabbricato principale e, pertanto, non soggette a demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/10/2019

N. 01864/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00615/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 615 del 2018, proposto da:
Adele Rovetti e Nicola Attianese, rappresentati e difesi dagli avvocati Francesco Antonio Di Somma e Maria Lamberti, con domicilio eletto in Salerno al Corso G. Garibaldi n. 8, presso lo studio dell’Avv. Valerio Iorio;

contro

Comune di Scafati, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Raffaele Marciano, con domicilio eletto all’indirizzo di posta elettronica certificata indicata nell’atto di costituzione in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza recante il n. 2232, eme…

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