Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31836 del 4 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:31836PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti sussiste quando vi sia una stabile organizzazione dedita al commercio di sostanze illecite, con ruoli e compiti definiti tra i partecipanti, anche se il periodo di operatività sia relativamente breve, purché congruo a dimostrare la stabilità dell'associazione. L'organizzatore e capo dell'associazione può essere individuato sulla base di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali le risultanze di intercettazioni telefoniche, le dichiarazioni di coimputati e le attività di pedinamento e appostamento della polizia giudiziaria, che dimostrino il suo ruolo di direzione e coordinamento delle attività illecite, l'impartizione di disposizioni sui viaggi, sulle modalità di consegna della droga e di riscossione del denaro. La consapevolezza e volontarietà della partecipazione all'associazione da parte di un concorrente può desumersi dalla sua condotta, come il prelievo di ingenti somme di denaro e la partecipazione attiva ad episodi di spaccio, senza che sia necessaria la prova della sua diretta conoscenza di tutti i traffici illeciti dell'organizzazione. La valutazione delle prove, ivi compresa l'interpretazione delle conversazioni telefoniche intercettate, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è censurabile in sede di legittimità, se sorretta da motivazione non manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) EL. FA. EL. HA. N. IL (OMESSO);

2) FA. AD. N. IL (OMESSO);

3) DO. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/06/2008 della CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA Gennaro;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. CIANI Gianfranco, che ha concluso per la inammissibilita' dei ricorsi;

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