Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16118 del 28 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16118PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in concreto, tenendo conto non solo della gravità del fatto, ma anche delle specifiche modalità di realizzazione della condotta illecita, della personalità dell'indagato, desunta dai suoi precedenti penali e dal suo comportamento processuale. L'attualità del pericolo non va intesa come imminenza della commissione di ulteriori reati, ma come continuità ed effettività del rischio di recidiva, desumibile da una complessiva valutazione prognostica. Pertanto, il mero decorso del tempo dalla commissione del reato non esclude automaticamente la sussistenza del pericolo di reiterazione, qualora emergano elementi concreti e attuali, anche in assenza di ulteriori condotte delittuose, che rivelino una radicata propensione dell'indagato a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenic - rel. Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FIORDALISI DOMENICO;
lette/sentite le conclusioni del PG ZACCO FRANCA.
Il Procuratore generale, Zacco Franca, chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 29 ottobre 2020 del Tribunale di Catania, che ha rigettato la richiesta di riesame ex articolo 309 c.p.p.,…

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