Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34621 del 12 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34621PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla motivazione di un provvedimento cautelare, deve verificare la congruità e la logicità del ragionamento seguito dal giudice di merito nell'individuare gli elementi indiziari a carico dell'indagato, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima risulti manifestamente illogica o carente di motivazione. Il ricorso per cassazione non può essere utilizzato per una mera rivalutazione del compendio probatorio, essendo precluso al giudice di legittimità un nuovo apprezzamento del merito della vicenda processuale, che rientra nella esclusiva competenza del giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso un provvedimento cautelare è inammissibile quando le censure si risolvono in una mera critica delle valutazioni di fatto operate dal giudice di merito, senza denunciare specifici vizi logici o giuridici della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. Fr. Gi., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/02/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRANERO Francantonio;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. SORRENTINO, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

Uditi i difensori Avv. GALLINA Montana e Avv. CIAMBANCO.

OSSERVA

1. - Il ricorso investe l'ordin…

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