Consiglio di Stato sentenza n. 8372 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:8372SENT

Massima

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Il condono edilizio è subordinato all'effettiva ultimazione delle opere abusive entro il termine di legge, onere probatorio che grava sul richiedente. L'inosservanza di tale requisito temporale comporta il rigetto dell'istanza di condono, a prescindere dalla regolarità formale della documentazione presentata e dalla formazione del silenzio assenso, in quanto il mancato completamento delle opere entro il termine di legge costituisce un elemento essenziale e dirimente ai fini della sanabilità dell'abuso. Inoltre, il condono edilizio non opera nelle zone soggette a vincoli paesaggistici, anche se imposti successivamente alla realizzazione delle opere abusive e alla presentazione della domanda di condono. L'amministrazione, nel valutare l'istanza di condono, deve garantire il contraddittorio con l'interessato, ma tale obbligo è recessivo rispetto al carattere doveroso e vincolato del provvedimento di rigetto, qualora risulti accertato il difetto del requisito temporale di ammissibilità. Pertanto, il provvedimento di diniego del condono, fondato sull'accertata mancata ultimazione delle opere entro il termine di legge, è legittimo e non può essere annullato per violazione delle garanzie partecipative, né per la formazione del silenzio assenso, né per la contestata alterazione della documentazione catastale, in quanto tali profili sono recessivi rispetto al difetto del presupposto temporale di sanabilità.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2024

N. 08372/2024REG.PROV.COLL.

N. 04232/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4232 del 2024, proposto dal sig. Giuliano Sabetta, rappresentato e difeso, anche disgiuntamente, dagli avv.ti Giovanni Valeri e Luisa Fonti ed elettivamente domiciliato presso il loro studio in Roma, viale G. Mazzini n. 11;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sezione seconda stralcio, del 21 novembre 2023, n. 17333, resa tra le parti.

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