Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12404 del 23 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12404PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali, anche se inizialmente procedibile a querela della persona offesa, diviene procedibile d'ufficio qualora sia contestata l'aggravante dell'utilizzo di un oggetto atto ad offendere, in quanto tale circostanza aggravante rende il delitto insuscettibile di estinzione per remissione di querela. L'aggravante dell'uso di un oggetto atto ad offendere, ai fini della procedibilità d'ufficio, sussiste anche quando lo strumento utilizzato, pur non essendo un'arma da punta o da taglio, possa essere impiegato per offendere la persona in base alle circostanze di tempo e di luogo, senza che rilevi il fatto che si tratti di un uso momentaneo ed occasionale dello stesso. In tali casi, il giudice non può disporre il proscioglimento dell'imputato per intervenuta remissione di querela, ma deve procedere al giudizio nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3391/2014 TRIBUNALE di BERGAMO, del 24/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA FIDANZIA;
Il Procuratore della Corte di Cassazione, dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza emessa in data 24 ottobre …

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