Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, è tenuto ad accogliere il ricorso e dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di procedere al pagamento della somma dovuta in esecuzione di un precedente giudicato, qualora risultino soddisfatte le seguenti condizioni: 1) i titoli esecutivi sono stati notificati in forma esecutiva; 2) il passaggio in giudicato della sentenza è stato attestato; 3) non è stato dedotto l'avvenuto pagamento della somma; 4) è decorso il termine dilatorio di centoventi giorni per la proposizione di azioni esecutive nei confronti della pubblica amministrazione. In caso di ulteriore inottemperanza, il giudice può nominare un commissario ad acta, individuato nel Segretario generale del Ministero competente o in un altro dirigente o funzionario dell'ufficio, con il compito di provvedere al pagamento entro un ulteriore termine di sessanta giorni su istanza della parte interessata. Le spese del giudizio di ottemperanza seguono la soccombenza e sono liquidate in favore del procuratore che si dichiara anticipatario, in ragione della natura della controversia, senza ulteriore compenso per il commissario ad acta in virtù del principio di onnicomprensività della retribuzione dirigenziale.