Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2980 del 25 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2980PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiosa sussiste anche per il soggetto che, pur non essendo l'autore materiale dell'attività estorsiva, abbia consapevolmente aderito alle logiche spartitorie e di controllo del territorio proprie dell'associazione mafiosa, contribuendo con il proprio comportamento al raggiungimento dello scopo perseguito dai coautori dell'estorsione. Ciò anche qualora il suo intervento non sia stato dettato da una diretta finalità di agevolare l'associazione mafiosa, essendo sufficiente la consapevolezza della finalità agevolatrice perseguita dai concorrenti, in applicazione del principio di cui all'art. 59, comma 2, c.p. Pertanto, il mero fatto di essere stato informato dell'attività estorsiva e di aver partecipato alla riunione in cui è stata comunicata alla vittima la decisione di estromissione dall'incarico, dimostrando così di aderire alle logiche mafiose di controllo del territorio, integra gli estremi del concorso nel reato di estorsione aggravata, a prescindere dalla sussistenza di un dolo specifico di agevolazione dell'associazione mafiosa in capo al concorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. AMOROSO R. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/07/2020 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, depositata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN …

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