Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9126 del 6 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9126PEN

Massima

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Il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non essendo amministratore della società fallita, si renda disponibile ad assumere la rappresentanza legale di un soggetto giuridico necessario per realizzare operazioni volte a distrarre il patrimonio aziendale, mantenendone comunque la disponibilità effettiva attraverso il controllo di fatto di tale soggetto. In tali casi, il pericolo concreto di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto dalla gravità degli indizi di colpevolezza, dai precedenti penali dell'indagato e dal suo ruolo nell'ambito delle società riconducibili alla medesima compagine familiare, anche quando le condotte distrattive siano state materialmente realizzate da altri soggetti. Pertanto, la valutazione negativa di eventuali violazioni delle prescrizioni inerenti alla misura cautelare in atto, pur non costituendo di per sé elemento sufficiente a giustificare il mantenimento della misura, può comunque concorrere a rafforzare il quadro indiziario e l'attualità del pericolo di reiterazione del reato, in assenza di elementi che dimostrino l'estraneità dell'indagato rispetto alle condotte contestate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 18/06/2019 dal Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Cesqui Elisabetta, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il quale ha conc…

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