Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31523 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31523PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere configurato anche in assenza di una struttura gerarchica complessa e di ingenti disponibilità finanziarie, essendo sufficiente l'esistenza di un'elementare predisposizione di mezzi, anche occasionalmente forniti da taluno degli associati, purché idonei a realizzare in modo permanente il programma delinquenziale oggetto del vincolo associativo. La partecipazione all'associazione può essere desunta da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali la reiterazione nel tempo di condotte di cessione di stupefacenti, la sistematicità dei contatti tra gli indagati, la consapevolezza del ruolo e delle finalità dell'associazione, l'adozione di condotte finalizzate a eludere l'attività investigativa e a tutelare gli altri sodali. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare, il giudizio di pericolosità sociale non può basarsi unicamente sulla gravità astratta del reato contestato, ma deve essere ancorato a elementi concreti che dimostrino l'attualità del pericolo di reiterazione criminosa, in assenza di prova contraria fornita dall'indagato. La presunzione relativa di pericolosità sociale stabilita per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti può essere superata solo quando sia acquisita la prova contraria, fornita da fatti dimostrativi dell'impossibilità che il soggetto possa protrarre le condotte criminose ascrittegli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ISA Claudio - rel. Presidente

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonard - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1495/2015 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 16/12/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIO D'ISA;
sentite le conclusioni del PG Dott. Balsamo Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso l'ordinanza, indicata in epigrafe, con cui il Tribunale di …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.