Il regolamento comunale sulla pubblicità, pur contenendo disposizioni di carattere generale e astratto, può incidere in modo immediato e diretto sulla sfera giuridica dei destinatari, determinando la decadenza di autorizzazioni provvisorie precedentemente rilasciate e imponendo la rimozione degli impianti pubblicitari, con conseguente lesione del legittimo affidamento maturato dagli operatori del settore. Pertanto, le previsioni regolamentari che disciplinano il regime autorizzatorio e sanzionatorio degli impianti pubblicitari devono rispettare i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché il divieto di discriminazione e di irragionevole sacrificio dell'attività d'impresa, garantendo un equo contemperamento tra l'interesse pubblico alla regolamentazione del settore e la tutela delle situazioni giuridiche soggettive consolidatesi in capo agli operatori. In particolare, il regolamento non può travolgere retroattivamente autorizzazioni provvisorie già rilasciate, né prevedere la decadenza generalizzata di tali titoli autorizzatori, senza adeguata motivazione e senza riconoscere agli interessati un termine congruo per adeguarsi alle nuove prescrizioni. Inoltre, le norme regolamentari che disciplinano il regime sanzionatorio e la voltura delle autorizzazioni devono rispettare i principi di proporzionalità e ragionevolezza, evitando di introdurre misure sproporzionate o discriminatorie.