Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31515 del 23 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:31515PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare l'istanza di revoca di misure di prevenzione personali e patrimoniali, può compiere una valutazione autonoma della pericolosità sociale del proposto rispetto agli esiti del procedimento penale, senza essere vincolato dall'assoluzione dall'addebito di appartenenza ad associazione mafiosa. Ciò in ragione dell'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto a quello penale e della distinzione tra la nozione di "appartenenza", rilevante ai fini preventivi, e quella di "partecipazione", che condiziona l'affermazione della responsabilità penale per il delitto associativo. Il giudice della prevenzione, pertanto, può legittimamente ritenere sussistente la pericolosità sociale qualificata del proposto anche in assenza di riscontri esterni individualizzanti alla chiamata di correo, sulla base degli elementi complessivamente valutati nell'ambito del procedimento conclusosi con l'applicazione originaria delle misure, salvo che non emergano nuove prove, dotate del carattere di decisività, idonee a contraddire il pregresso giudizio di pericolosità. Ciò vale anche in presenza di interventi normativi e giurisprudenziali, interni e sovranazionali, volti a soddisfare le esigenze di determinatezza e prevedibilità della disciplina in materia di misure di prevenzione, atteso che tali interventi hanno riguardato il settore della pericolosità sociale generica, senza incidere sulla facoltà del giudice della prevenzione di compiere una valutazione autonoma rispetto a quella compiuta nella sede penale. Inoltre, il requisito dell'"attualità" della pericolosità sociale, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, non comporta necessariamente la revoca delle misure di prevenzione applicate in precedenza, in assenza di elementi concreti che dimostrino l'insussistenza di tale requisito al momento dell'originaria applicazione delle misure. Infine, la correlazione temporale tra gli incrementi patrimoniali e la pericolosità sociale del proposto costituisce un profilo che deve essere adeguatamente argomentato dal ricorrente, in mancanza del quale la relativa doglianza risulta inammissibile per genericità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/11/2020 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 23 novembre 2020 la Corte di appello di Palermo ha confermato il provvedimento con cui, il 25 gennaio 2019, il Tribunale di Trapani ha dichiarato l'inammissibilita' dell'istanza, presentata nell'interesse di …

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