Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26198 del 9 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:26198PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare i presupposti per l'emanazione del sequestro preventivo di cui all'art. 321 c.p.p., comma 1, non può limitarsi alla mera astratta configurabilità del reato, ma deve esaminare in modo puntuale e coerente le concrete risultanze processuali e l'effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti, indicando le ragioni che rendono allo stato sostenibile l'impostazione accusatoria. Il mero richiamo generico alla consulenza tecnica del pubblico ministero e agli atti di polizia giudiziaria, senza alcun riferimento ai contenuti e alle ragioni della loro prevalenza, non è sufficiente a fronte dei rilievi difensivi, poiché ciò renderebbe il controllo giurisdizionale della base fattuale nel singolo caso concreto meramente cartolare e formale. Il giudice del riesame, pertanto, è tenuto a motivare in modo adeguato la sussistenza del fumus commissi delicti, valutando puntualmente gli elementi forniti dalle parti, al fine di consentire un effettivo controllo giurisdizionale sulla legittimità del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DA. RO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 29/2009 TRIB. LIBERTA' di BELLUNO, del 23/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIO SARNO;

sentite le conclusioni del PG Dott. PASSACANTANDO Guglielmo che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

OSSERVA

Da. Ro. Gi. propone ricorso per Cassazione avverso l'ordinanza del tribuna…

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