Il reato di falso in scrittura privata, di cui all'articolo 485 del codice penale, è stato successivamente depenalizzato dal Decreto Legislativo n. 7 del 2016, entrato in vigore il 6 febbraio 2016. Di conseguenza, qualora una persona sia stata condannata per tale reato in una sentenza impugnata, il giudice dell'impugnazione deve annullare la sentenza senza rinvio, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Tuttavia, la parte civile conserva il diritto di agire nuovamente nella sede naturale per il risarcimento del danno e l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria civile, in quanto la depenalizzazione non ha eliminato la rilevanza civile del fatto. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere revocata anche nei capi relativi agli interessi civili, fermo restando il diritto della parte civile di agire ex novo per ottenere il risarcimento del danno e l'applicazione della sanzione pecuniaria civile.