Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13870 del 12 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:13870PEN

Massima

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L'impugnazione proposta dall'imputato avverso i punti della sentenza riguardanti la sua responsabilità penale estende i suoi effetti anche alle statuizioni civili concernenti il risarcimento del danno, in quanto quest'ultimo ha il suo necessario presupposto nell'affermazione della responsabilità penale. Pertanto, la mancata espressa impugnazione del capo relativo alla condanna al risarcimento del danno non preclude all'imputato di contestare tale statuizione, qualora l'impugnazione abbia ad oggetto i capi della sentenza concernenti la responsabilità penale. Tale principio si applica anche nel caso di sentenza di condanna a pena pecuniaria emessa dal Giudice di Pace, in cui l'imputato abbia proposto appello ai sensi del D.Lgs. n. 274 del 2000, art. 37, il quale deve essere coordinato con la previsione generale dell'art. 574 c.p.p., comma 4.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. ZAZA Carl - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del Tribunale di Milano in data 25/11/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza impugnata l'appello proposto da (O…

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