La giurisdizione penale militare è limitata ai soli reati militari commessi da appartenenti alle Forze Armate in servizio attivo al momento del fatto. Pertanto, qualora l'imputato non rivesta la qualifica di militare in servizio attivo al tempo della commissione del reato, la competenza giurisdizionale spetta al giudice ordinario, a prescindere dalla natura militare del reato contestato. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la giurisdizione penale militare, prevista dall'art. 103 Cost., è strettamente correlata alla qualifica di militare in servizio attivo dell'imputato al momento della commissione del reato, a nulla rilevando la natura militare del reato contestato. Ciò in quanto la giurisdizione speciale militare, in tempo di pace, è circoscritta ai soli reati militari commessi da appartenenti alle Forze Armate, come chiarito dal combinato disposto degli artt. 1, 3, 7 e 8 del Codice penale militare di pace. Pertanto, qualora l'imputato non rivesta tale qualifica al tempo del fatto, la competenza giurisdizionale spetta al giudice ordinario, a prescindere dalla qualificazione giuridica del reato. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla Corte di Cassazione, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza alcun riferimento al caso specifico o a dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe, contenendo le principali argomentazioni e il ragionamento giuridico sviluppato nella sentenza.