Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29288 del 20 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29288PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La condanna penale per lesioni personali gravissime, minacce e falso può essere legittimamente pronunciata sulla base di un compendio probatorio indiziario di rilevante pregnanza, anche in assenza di prove dirette, purché la ricostruzione dei fatti risulti logicamente coerente e supportata da elementi di prova convergenti, tali da escludere ragionevoli dubbi sulla responsabilità dell'imputato. In particolare, il giudice di merito può fondare il proprio convincimento sulla valutazione complessiva di indizi gravi, precisi e concordanti, quali il ritrovamento di oggetti e strumenti utilizzati per commettere il reato, l'accertamento di acquisti effettuati dall'imputato, le dichiarazioni della persona offesa e di altri testimoni, nonché la sussistenza di un movente plausibile, senza che assumano rilievo decisivo eventuali discrasie o lacune nel racconto della vittima, ove queste siano ritenute marginali rispetto all'impianto probatorio nel suo complesso. Inoltre, la responsabilità per il reato di minacce può essere affermata sulla base della valutazione della credibilità della persona offesa, corroborata da elementi di riscontro oggettivi, come i tabulati telefonici e le dichiarazioni di terzi testimoni, mentre per il reato di falso è sufficiente il riferimento alle dichiarazioni della vittima e agli accertamenti di polizia giudiziaria sull'utilizzo di documenti di identità contraffatti. La motivazione della sentenza di condanna, pertanto, non è viziata da contraddittorietà o manifesta illogicità laddove il percorso argomentativo seguito dai giudici di merito risulti coerente e supportato da una puntuale analisi delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)), difensore di RO. Ca., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna del 15 dicembre 2005;

Letto il ricorso la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

Sentito, altresi&#…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.